Visto che torniamo ad animare il blog nei primissimi giorni di gennaio, rinnoviamo gli auguri e ricordiamo, essendo in tema, che il Capodanno cinese quest'anno cadrà
il 31 gennaio.
Approfittiamo allora del doppio cambio d'anno per dire qualcosa sul modo tradizionale cinese di contare il tempo, basato su cicli di 60 anni. Numero che si ottiene moltiplicando i cinque movimenti o wu
xing (legno, fuoco, terra, metallo, acqua ovvero mu,
huo,
tu,
jin,
shui) (1) per le due polarità yang
e yin
(in astratto: maschile e femminile, con relativi equivalenti) per i dodici
animali (topo, bufalo/bue/toro, tigre, coniglio/lepre/gatto, drago,
serpente, cavallo, capra/pecora, scimmia, gallo, cane,
maiale/cinghiale) (2).
La
successione è guidata in particolare dai dieci tronchi/radici celesti (tiangan,
in inglese heavenly stem), che si ottengono moltiplicando i cinque movimenti per yin e yang,
combinati con i dodici rami terrestri (dizhi, in inglese earthly
branch),
da cui il nome ganzhi
(“tronco-ramo”).
Ogni anno del ciclo ganzhi
è dunque definito da un tronco celeste e da un ramo terrestre. Così, per esempio, il 2012 è stato l'anno acqua-yang del drago, il 2013 l'anno
acqua-yin del serpente, il 2014 (dal 31/1/2014 al 18/2/2015) sarà l'anno
legno-yang del cavallo, eccetera.
I caratteri
Non
solo l'anno, ma anche il mese, il giorno e l'ora di un evento, per esempio
di una nascita, sono descritti da un tronco celeste e da un
ramo terrestre, secondo analoghi meccanismi di calcolo, a formare gli otto caratteri (bazi)
o i quattro pilastri/colonne (ingl. pillars)
dell'individuo.
I
significati di ogni carattere e di tutti i caratteri nel loro
complesso sono piuttosto complicati. A grandi linee, l'anno di
nascita corrisponde al segno zodiacale degli occidentali (“come si
appare”) mentre l'ora corrisponde all'ascendente (“come si è”).
Molta importanza viene data anche ai movimenti presenti nei quattro
pilastri dell'individuo, tanto che, per bilanciarne un eccesso o una
mancanza, si usa addirittura inserire il movimento più utile nel
nome del neonato (3).
A
ognuno dei 60 anni del ciclo ganzhi
è poi associato uno specifico “elemento celeste” (scelto tra i cinque
movimenti, non necessariamente coincidente con quello del tronco
celeste) e un “elemento immagine” (scelto fra uno dei cinque
movimenti, non necessariamente coincidente con il tronco e l'elemento
celeste). Quest'ultimo è legato al destino della persona, dell'evento
o del periodo a cui si riferisce. Ognuno dei cinque elementi immagine “di
base” compare nel ciclo ganzhi
in sei distinte “collocazioni ambientali” (5 x 6 = 60), indicative di una particolare forma, attitudine, tendenza del
movimento, a ulteriore descrizione di ciò che si sta indagando.
L'anno che verrà
Quello che sta per iniziare
è dunque l'anno jia
wu, trentunesimo anno del ciclo attuale, descritto dal primo tronco celeste (jia,
cioè legno di polarità yang, corrispondente al legno duro o al
legno vivo, che cresce) e dal settimo ramo terrestre (rappresentato dal
cavallo, che simboleggia l'allegria, la simpatia, la curiosità, la
loquacità, la tenacia, l'impulsività, l'egoismo). A questo trentunesimo anno del ciclo è associato l'elemento celeste “fuoco” e
l'elemento immagine “metallo nella sabbia”
(le altre forme del metallo sono: metallo
sul fondo del mare, metallo della punta della spada, metallo del
candeliere bianco, metallo bianco mescolato all'oro, metallo dei
gioielli).
Non
ci dilunghiamo oltre sui significati divinatori del ganzhi.
Prossimamente forniremo comunque, per divertimento, un esempio di
profilo personale.
Calendario cinese e gregoriano
L'anno
cinese non è allineato con il calendario internazionale, gregoriano,
tant'è che ha inizio in un giorno variabile (corrispondente alla
seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno) che può superare
il nostro capodanno anche di qualche settimana (4).
Il calendario cinese risulta più strettamente legato alle posizioni
astronomiche relative del sole e della luna, cui poi si associano
ulteriori suddivisioni, attribuzioni e significati di origine antica.
Anche i mesi e i giorni, infatti, sono calcolati in modo differente
dal nostro, sebbene questo calendario “interno” sia meno
praticato al di fuori delle terre d'origine.
Il
calendario cinese è ancora osservato, oltre che per le feste
tradizionali e per le caratterizzazioni di nascite ed altri eventi
importanti, anche per numerose attività quotidiane, dalle pratiche
contadine a quelle mediche; nella filosofia e, naturalmente, nelle
arti marziali.
Ciascun
praticante di kung fu, indipendentemente dal livello e dalla scuola
di appartenenza, farà sempre esperienza di tecniche che nascono e si
descrivono secondo le due polarità, i cinque movimenti e anche una nutrita
schiera di differenti animali.
Concludendo...
buon anno del cavallo di legno!
Giovanna Baiguera
Bibliografia essenziale:
Wikipedia
Chinapage.com
Wikipedia
Chinapage.com
NOTE
(1) I
movimenti differiscono profondamente dagli elementi fuoco, terra,
aria, acqua della tradizione occidentale, in primo luogo poiché sono considerati non in termini statici bensì come fasi di
trasformazione, tra loro intimamente collegate. Ogni movimento si
relaziona infatti con i restanti quattro secondo rapporti di
distruzione/controllo (ke)
o di generazione (sheng).
L'acqua, per esempio, controlla il fuoco (lo spegne) e viene
controllata dalla terra (che la condiziona o la assorbe), mentre
genera il legno (fa crescere le piante) e viene prodotta dal metallo
(metallo che fonde o rugiada condensata su metallo). A ogni
movimento risulta poi associato tutto ciò che ne condivide la
qualità energetica. Il carattere dell'acqua è di essere fredda e di
fluire verso il basso, il carattere del metallo è di approfondirsi
(in senso centripeto) e di essere chiaro, quello del legno è di
crescere verso l'esterno (in senso centrifugo) e fiorire, quello del
fuoco di essere caldo e bruciare e quello della terra di permettere
la nascita di tutte le cose. Questi ed altri principi associati ai
movimenti possono riscontrarsi in diversi ambiti della vita. Le
associazioni comprendono infatti colori, stagioni, stati della
materia, parti del corpo, condizioni dell'umore, sapori dei cibi e via dicendo, in un elenco praticamente inesauribile
(2) Narra
la leggenda che il topo fu il primo ad arrivare tra i dodici animali
accorsi alla chiamata del Buddha nel momento in cui stava per
lasciare la terra. Riuscì a battere tutti gli altri grazie alla sua
pervicacia, velocità e astuzia. Nel tragitto viaggiò infatti sul
dorso del bufalo (sfruttando il suo sforzo e la sua capacità di
nuotare), per poi anticiparlo al momento giusto, al cospetto del
Buddha. La successione degli animali rispecchia quindi il loro ordine
di arrivo al Buddha e le loro inclinazioni. Anche gli animali hanno
una polarità propria, legata alla loro natura. Dei dodici animali, sei
hanno polarità yang, cioè natura selvaggia, a differenza degli
altri sei “domestici” di polarità yin, alternati nell'elenco dei dodici. Alcuni animali cambiano a seconda del paese orientale a cui si fa
riferimento, in funzione delle relative culture
(3) L'attribuzione
dei nomi, in Cina, è una questione importante e impegnativa, che
coinvolge diversi familiari in lunghe fasi di consultazione. Il
bilanciamento dei movimenti è solo uno dei tanti obiettivi da
raggiungere
(4) Il
calendario gregoriano venne assunto come standard anche in Cina a
partire dal 1912, con la nascita della Repubblica, pur proseguendo
nel conteggio del calendario tradizionale, tutt'ora ampiamente
osservato dalle comunità cinesi. L'inizio del conteggio dei cicli
sessantennali dovrebbe collocarsi secondo alcuni al 2697 aC, ascesa
al trono dell'Imperatore Giallo, secondo altri al 2637 aC, anno
attribuito all'introduzione di questo sistema, che tuttavia, nella
sua attuale codifica, venne messo a punto più tardi, forse circa duemila
anni fa. In ogni caso, fino al 1911 (caduta dell'ultimo imperatore
cinese), pare che i cicli ripartissero dall'ascesa al trono di ogni
imperatore. Il ciclo attuale, il settantanovesimo dall'inizio del conteggio, è
iniziato nel 1984 e terminerà nel 2043
Nessun commento:
Posta un commento