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Una postura Shaolin |
In primo luogo, che Wang fu, per
l'epoca, davvero rivoluzionario. In una Cina ancora legata agli
schemi classici, introdusse il concetto di scienza applicata al
combattimento ed ebbe il coraggio di tagliare i legami con il
passato, liberandosi dall'ingombrante mole di forme e tecniche
prestabilite che aveva finito con il soffocare la vera natura
dell'arte marziale cinese.
Secondo una accreditata corrente di pensiero, le forme (taolu), nate inizialmente come metodo per sviluppare un certo tipo di movimento e di forza, presero il sopravvento sull'applicazione reale degli stili nel momento in cui il combattimento non fu più necessario. Divennero così uno strumento di confronto incruento tra le scuole e, assieme, di promozione delle medesime. Si veda, per esempio, i lunghi e complessi prestabiliti (duilian) con i quali i praticanti esprimono i principi di uno stile mimando uno scontro reale. Insomma, su una cosa Wang aveva certamente ragione: troppe forme uccidono il kung fu. Non che, in questo, fosse un totale innovatore: gli stessi testi classici dicono di apprendere la tecnica, studiarla nel dettaglio e poi dimenticarla, per lasciare il corpo libero di esprimersi e la mente libera di cogliere ciò che il corpo trasmette.
Secondo una accreditata corrente di pensiero, le forme (taolu), nate inizialmente come metodo per sviluppare un certo tipo di movimento e di forza, presero il sopravvento sull'applicazione reale degli stili nel momento in cui il combattimento non fu più necessario. Divennero così uno strumento di confronto incruento tra le scuole e, assieme, di promozione delle medesime. Si veda, per esempio, i lunghi e complessi prestabiliti (duilian) con i quali i praticanti esprimono i principi di uno stile mimando uno scontro reale. Insomma, su una cosa Wang aveva certamente ragione: troppe forme uccidono il kung fu. Non che, in questo, fosse un totale innovatore: gli stessi testi classici dicono di apprendere la tecnica, studiarla nel dettaglio e poi dimenticarla, per lasciare il corpo libero di esprimersi e la mente libera di cogliere ciò che il corpo trasmette.
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La tipica guardia Yi quan |
Da un estremo all'altro
Stabilito che un certo ritorno alle
origini è indispensabile e che l'eccesso di forme è deleterio, ci
si chiede: e nessuna forma, come teorizzato dall'Yi quan? Che effetto
ha su chi si allena in questo modo?
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Passaggio dell'allenamento Yi quan |
In conclusione, e sempre da modesto
praticante di wushu, l'Yi quan è senz'altro una eccellente pratica
collaterale a uno studio tradizionale e sono d'oro le parole di Wang
sui rischi legati a un eccesso di taolu e duilian. Né, senz'altro,
questi ultimi possono bastare a costruire un combattente ma, anzi, lo
deprimono. Quanto a fare del Dachengquan il solo metodo per
l'apprendimento del combattimento... bisognerebbe vedere i risultati
raggiunti da chi vi ha dedicato anni e passione, per potersi
esprimere. Quel che si trova in rete (youtube, come ovvio) dice tutto
e niente; come sosteneva Wang, nulla meglio dell'esperienza diretta
può indicare la giusta via.
Ottavio (ovvero l'istruttore)
4 - Fine
Documentazione Qui trovate le puntate precedenti:
Parte 1
Parte 2
Parte 3
qui un video di combattimento tra praticanti di Yi quan
e qui uno didattico sul lavoro in coppia, dal tui shou al combattimento
Peccato, anche questa volta non una verità assoluta nè il metodo infallibile (e facile) per diventare il migliore: anche le parole e l'esempio di Wang alla fine rimandano a dedizione, studio e tanta fatica per trovare la propria via, quella che ti fare stare bene e ti permette di continuare a progredire, a livello personale e marziale!
RispondiEliminaEh no, la via facile non esiste. Lavoro, sofferenza e la giusta dose di dolore servono sempre, altrimenti non si va da nessuna parte, come si diceva anche ieri allo stage.
RispondiEliminaPerò è interessante notare come le cose che dicevamo ieri a proposito del tai chi siano le stesse che scriveva Wang 70 anni fa a proposito del suo paese e consola pensare che anche allora, nel paese che ha visto nascere il wushu, si parlasse di decadenza e di inadeguatezza della maggior parte dei praticanti...
Già, x l'infallibile ricetta segreta dovremo attendere ancora.. gb
RispondiEliminaCmq bravo istruttore, hai aggiunto il pepe x garantire un finale a sorpresa, dimostrando pure di aver messo a frutto gli insegnamenti del lontano maestro. Infatti, come lui ha sfidato la tradizione, tu hai messo in discussione la validità delle sue assunzioni... quindi, inevitabilmente, noi faremo lo stesso con te! ;-) gb
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