mercoledì 12 novembre 2014

Nota sul simbolo


Ogni tanto fa bene tornare alle origini. Così, anche se ne abbiamo già parlato, riproponiamo due parole di spiegazione sul logo della nostra scuola, che male non fanno.
Quello nella foto qui a fianco è il simbolo ufficiale della nostra associazione, disegnato qualche anno fa da Ilaria Goggi, una dei fondatori della Kun Chien nonché grafico di professione.

Sullo sfondo abbiamo un cerchio che può rappresentare tanto la sfera terrestre quanto il wuji (wu chi) (无岌), il vuoto iniziale da cui originano tutte le cose. In primo piano, i due trigrammi Kun (terra) e Ch'ien (cielo). In Pinyin, kūn (坤) e qián (乾).
Kun è composto da tre linee spezzate yin (lo vedete in alto, nel simbolo) e rappresenta il ricettivo o l'inizio. È considerato il femminile primario (la madre di tutti i trigrammi). Ch'ien (le tre linee intere yang del logo) è il creatore, simboleggia il capo ed è considerato il padre di tutti i trigrammi.
Uniti, kun e ch'ien formano l'esagramma T'ai(泰), ovvero “pace”. Questa la sentenza dell' I-Ching (yi jing) a proposito di T'ai: “Quando cielo e terra si uniscono, ecco la pace. Allo stesso modo il sovrano amministra il cielo e la terra. Contribuisce alla tranquillità ed alla pace e ha influenza sul suo popolo”. 

Prosperità e ristagno
T'ai è l'opposto dell'esagramma P'i (否, il ristagno), nel quale il cielo sta sopra e la terra sotto, come vorrebbe la logica. Tuttavia la legge dei mutamenti richiede il movimento, non la stagnazione. Dunque se il cielo si trova in alto e la terra in basso, come è nella natura delle cose, avremo non movimento ma ristagno: assenza di comunicazione e interazione, dal momento che il cielo andrà sempre più in alto e la terra sempre più in basso. Al contrario la terra sopra e il cielo sotto, in T'ai, indicano l'immediatezza di un mutamento ed ecco appunto che “il piccolo se ne va e il grande viene”: la terra sta uscendo e il cielo entra, come recita ancora l'Yi jing. Collocati nelle stagioni, T'ai rappresenta l'equinozio di primavera e P'i quello autunnale, che prepara l'inverno.
Riassumendo, nel nostro simbolo abbiamo il wuji e poi i due grandi trigrammi creatori, maschile e femminile, che assieme formano l'esagramma della Pace.
Infine, non possiamo dimenticare che tra terra e cielo vi è lo spazio dell'uomo, ed ecco perché abbiamo scelto kun e ch'ien come nome e logo della nostra associazione. L'uomo al centro di un perenne mutamento da cui nascono tutte le cose e, sullo sfondo, il vuoto originario.

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