giovedì 2 settembre 2010

K'un e Ch'ien

Qualche parola sulla nostra associazione - e in particolare sul suo nome - è d'obbligo. Si chiama K'un Ch'ien: in cinese sono i nomi dei due trigrammi (1) con cui si rappresentano, rispettivamente, la terra e il cielo. Da cui, peraltro, il titolo di questo blog.
Perché terra e cielo? Le ragioni sono tante. Nella filosofia taoista, che impregna le arti marziali cinesi al pari del buddismo, la terra e il cielo sono l'origine delle cose. Nel T'san T'ung Ch'i di Wei P'o Yang (uno dei maggiori alchimisti taoisti) si legge: "Ch'ien e K'un sono porta ed entrata per il mutamento e padre e madre degli altri segni".


Cielo e terra sono le prime creazioni prodotte da Yin e Yang, le due forze da cui originano tutte le cose. Yin e Yang, che possiamo definire come il positivo e il negativo (nel senso dei poli elettrici, senza un'accezione di valore) nascono dal vuoto (Wu Chi) che si separa appunto nelle polarità maschile e femminile e queste, alternandosi, originano dapprima i cinque elementi e poi "le diecimila cose".
Il cielo, sia nella forma del trigramma (tre linee continue) sia in quella dell'esagramma (sei linee continue) è la pura espressione dello yang, mentre la terra (tre o sei linee spezzate, a seconda che si consideri il trigramma o l'esagramma) rappresenta il puro Yin.
E fin qui nulla di difficile. Il cielo è Yang, la terra è Yin e se ne stanno ognuno a casa sua. Sarebbe troppo facile... il principio fondamentale del taoismo è il mutamento: nulla resta immobile, ma tutto cambia e si trasforma, perché lo Yin e lo yang si alternano continuamente (ne parleremo un'altra volta, di questo).
Il movimento è vita, l'immobilità è morte, dice il Tao the ching di Lao Tzu. Dunque se il cielo resta in alto e la terra in basso, non va bene. Infatti l'esagramma corrispondente (tre linee continue in alto e tre spezzate in basso) è detto "Il ristagno" (P'I) ed è presagio infausto.
Al contrario, l'esagramma in cui la terra è sopra e il cielo sotto (T'ai, la pace) è di ottimo auspicio, perché siccome la terra tende verso il basso e il cielo verso l'alto, avremo naturalmente un movimento, che come abbiamo detto è la base della filosofia taoista.
Dunque avrete capito che terra e cielo sono due concetti fondamentali per la filosofia cinese. 

Ma mettiamo da parte per un attimo il taoismo e concentriamoci su un altro concetto fondamentale della tradizione cinese: l'energia vitale, o Ch'i (2).
Esistono molte forme di Ch'i e di sicuro non stiamo a elencarle tutte in queste righe. Per i marzialisti, due di esse sono fondamentali: il Ch'i del cielo e il Ch'i della terra. L'uomo li può assorbire, rispettivamente, con la respirazione (Ch'i dell'aria) e con una posizione stabile ed equilibrata (Ch'i della terra). In altre parole, i cinesi ci stanno dicendo che la respirazione e una corretta postura (detta radicamento) danno forza al nostro kung fu. Ancora una volta, terra e cielo... E l'uomo, tra di essi, a prendere forza da entrambi quasi a volerne rappresentare l'unione.

Per il momento può bastare. Il motivo per cui abbiamo scelto questo nome è ormai chiaro, visto che rappresenta concetti - mutamento, respiro, radicamento - che sono alla base della pratica marziale.


NOTE
(1) I trigrammi sono l'insieme di tre linee. Ciascuna di esse può essere intera o spezzata e rappresenta, rispettivamente, lo Yang o lo Yin. Esiste un trigramma per ogni combinazione possibile di linee. Uniti a due a due, i trigrammi danno origine ai 64 esagrammi che sono alla base del libro dei Mutamenti o I Ch'ing

(2) Il Ch'i è una delle forme di energia vitale che anima l'uomo. Le altre sono il Ching e lo Shen, rispettivamente energia istintuale, animale, ed energia mentale o forza della mente. Una parte del Ch'i è data all'uomo dai genitori, attraverso il concepimento, ed è immutabile. C'è poi una parte che si può perdere o accrescere attraverso l'esercizio fisico, l'alimentazione, la corretta respirazione e particolari esercizi di Ch'i Kung (Qigong secondo la traslitterazione Pinyin), ovvero "lavoro sul Ch'i"

Nessun commento:

Posta un commento