venerdì 17 settembre 2010

Zhan Zhuang, l'allenamento del palo immobile


 Lo abbiamo già scritto da altre parti: nel wushu tradizionale, l'allenamento si fa prima di tutto stando fermi. A prima vista, un controsenso; ma soltanto per chi non ha mai provato a restare immobile per un quarto d'ora con le braccia che "abbracciano l'albero". 

Lo Zhan Zhuang è stato affrontato e sviluppato praticamente da tutte le scuole di kung fu e si è evoluto in centinaia di forme diverse. Alcuni, come i praticanti di Yi Quan (pugilato della mente) ne hanno fatto in sostanza l'unico allenamento dello stile; ma anche di questo abbiamo già scritto in precedenza (vedi Taijiquan all'occidentale, la grande illusione). Dunque una scuola che non contempli lo Zhan Zhuang non è una vera scuola di kung fu tradizionale cinese, salvo pochissime eccezioni. 

Per cominciare a capire come funziona l'esercizio del palo eretto (traduzione letterale di Zhan Zhuang) prendiamo a prestito le parole di Giacomo de Angelis, esperto di Wing Tsun e Meihuaquan, nonché studioso delle arti marziali cinesi. Quello che riportiamo sotto, in corsivo, è il succo di un suo intervento in una discussione incentrata proprio sullo Zhan Zhuang, in particolare nella pratica del Meihuaquan (Pugilato del fior di prugno). Vista la chiarezza dell'esposizione in una materia che per i più è tutt'altro che chiara, ci è sembrato naturale usare questo suo intervento e ringraziamo l'autore, tra l'altro, per il permesso accordato. 


Non mi stancherò mai di dire o meglio riferire ciò che i grandi maestri hanno sempre detto ed insegnato: il Zhanzhuang è la pratica più importante del wushu tradizionale!
Nello Xingyiquan si dice: un anno di santishi per avere un buon piguaquan.
Nel Baguazhang gli otto palmi base non sono altro che Zhanzhuang, da questo esercizio si sviluppa tutta la forza dello stile che verrà applicata successivamente a ogni sequenza o forma che dir si voglia.
Nel Taijiquan un grande maestro disse: Il Taijiquan senza Zhanzhuang è simile ad una danza: arreca di sicuro benefici alla salute ma nulla di più.
Nel Meihuazhuang (il riferimento è al ramo Xiao Jia del Meihuaquan, ndr) le cinque posizioni non sono altro che Zhanzhuang, la parte più importante che fusa al Xingbu (spostamenti) creano quell'esercizio unico nel suo genere che è l'intelaiatura (jiazi). In poche parole tutti gli stili includono il Zhanzhuang come esercizio fondamentale (anche lo Shaolinquan) per la percezione, lo sviluppo e il controllo della forza interna.
Zhanzhuang è Neiwaigong (lavoro interno ed esterno, ndr). Dalla rilassatezza si inizia a percepire il corpo nella sua totalità, successivamente verranno aggiunti visualizzazioni e contrazioni che porteranno alla cosidetta forza esplosiva (pao fa li). Con le sole forme non si raggiungeranno mai certi risultati, questo è un dato di fatto.

La pratica deve essere giornaliera. All'inizio si pratica in base alle proprie capacità e sulla ricerca della rilassatezza, si deve mantenere la posizione non troppo da perdere la concentrazione per la fatica e non troppo poco, questo dipende dalla persona. Bisogna praticare Zhanzhuang senza stress mentale e fisico. Al primo accenno di cedimento fisico e di perdita della concentrazione bisogna sospendere l'allenamento. Lo stato mentale deve essere rilassato; solo dopo aver raggiunto certi traguardi la mente comincia a riordinare il Qi e a farlo scorrere in tutto il corpo. Progredendo nella pratica i tempi si allungheranno progressivamente.

La verità è che praticare in questo modo prevede dei tempi molto lunghi e la divulgazione del wushu tradizionale in Occidente per ovvi motivi culturali/linguistici e di business ha estromesso questo aspetto.

7 commenti:

  1. aggiungo anche: se mentre stai immobile sei circondato da zanzare tigre alleni molto la resistenza al prurito e, per i credenti, è un ottimo esercizio per valutare la propria fede in Dio...

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  2. Nella forma che si pratica usualmente, l'esercizio si ottiene rimanendo immobili nelle sole 5 posizioni fondamentali od occorrerebbe una immobilità anche nelle altre?

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  3. Parli, ovviamente, del Meihuaquan. No, la parte di Zhan Zhuang in quel caso è data dal mantenimento delle 5 posizioni per un tempo più o meno lungo. Fai conto che se si ripetesse l'esercizio nelle 4 direzioni, come si dovrebbe fare, questo durerebbe più di un'ora, che è un po' il tempo base per l'allenamento del palo immobile. Se cerchi in rete, trovi che anche la durata del jaizhi della Xiao Jia è più o meno lo stesso. Loro hanno tolto quasi tutti gli intermezzi tra le 5 posizioni fondamentali e in pratica passano da una all'altra con la frequenza che abbiamo noi nella seconda parte della Laojia, per capirci.
    Poi, però, hanno trasformato il cambio tra una direzione e l'altra (lo fanno in otto direzioni) da semplice passaggio di collegamento in una vera forma, più o meno elaborata e che comprende anche cadute e calci volanti... Insomma, tanta fatica per togliere tutto il "superfluo" dalla struttura base e poi lo hanno reinserito nei cambi di direzione!

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  4. Ciao Ottavio,mi potresti per cortesia rinfrescare la memoria sulle 5 posizioni ...ho fatto dei buoni propositi in tal senso :))) A presto!!! Raluca!!

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  5. Ciao! Non ho capito il perché, ma il tuo intervento era in attesa di pubblicazione. Boh, non mi pare di aver messo dei filtri per la pubblicazione, comunque controllerò.

    Per quanto riguarda la domanda, faccio prima a linkarti una bella pagina in cui si vedono le cinque posizioni suddette. Sono fatte in modo leggermente diverso dal nostro, ma le riconoscerai sicuramente, L'ultima, che lì chiamano Zhuan Shen Ding Jia, è quelle che noi conosciamo come Chin Na e che trovi di solito dopo il calcio a gamba tesa e la doppia parata a braccia stese (quella che nella pagina linkata si chiama Hui Tou Huan Mu). Unica differenza è che lì la fanno con il braccio anteriore steso e noi con il braccio piegato.
    ciao
    Ottavio

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  6. Ops, dimenticavo il link!

    http://www.meihuaquan.it/mhz/tecnica_cinque_figure_nel_baijiazhi2.htm

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